RAMEN, il CIBO DELL’ANIMA GIAPPONESE

Una ciotola di Ramen contiene un intero universo, la vita dal mare, dalle montagne e dalla terra. Tutte queste vite insieme fanno il Ramen. Tutte esistono in perfetta armonia. E tutto viene tenuto insieme dal brodo, che dà vita al Ramen.

— Ramen Girl, 2008

iL rAMEN

Il Ramen è un piatto semplice ma estremamente saporito. Si tratta di una zuppa calda con noodles, verdure e molte guarnizioni. Il Ramen è anche molto divertente da mangiare: si usano la bacchette, ma anche un mestolino per il brodo.

  • Esistono decine e decine di varianti della ricetta, dalla carne al pesce, dalle spezie alle verdure, ed in Giappone ogni regione ha la propria variante tipica. Proprio per la sua estrema versatilità, è normalissimo assaggiare Ramen molto diversi da ristorante e ristorante.

  • Viene servito bollente ed è meravigliosamente perfetto in inverno, quando fuori fa freddo, ti riempie lo stomaco ed il cuore.

  • In tutto il mondo, a parte in Italia (almeno per ora), il Ramen è di gran lunga il piatto preferito della cucina giapponese, molto più del sushi e della tempura.

La storia del Ramen

Il ramen è stato originariamente introdotto in Giappone dalla Cina.

Durante il periodo Edo, Mito Komon, noto anche come Tokugawa Mitsukuni, mangiava ramen servito a lui da uno studioso confuciano venuto dalla Cina. Si dice che questo sia il primo ramen mangiato in Giappone.

Questo ramen si è diffuso al grande pubblico dopo il periodo Meiji e nell'era post-bellica. Con la sua preparazione facile e il suo sapore delizioso è diventato noto come cibo preferito della nazione.

Al giorno d'oggi, il ramen cinese e quello giapponese sono gradualmente diventati diversi.

lA ZUPPA                          

Uno dei segreti del Ramen giapponese è proprio nel brodo. E’ il brodo che rende un buon Ramen in un Ramen eccezionale. Esistono varie varianti di brodo, e noi stessi ne offriamo due (uno di carne ed uno vegetariano), ma ogni ristorante di Ramen, noi compresi, tende a tenere segreta la propria ricetta per il brodo.

i NOODLES   

Il secondo motivo per cui il mondo ama il Ramen sono i noodles. Proprio come abbiamo detto che ci sono vari tipi di basi per zuppe, ci sono anche molti tipi di noodles. Un ramen delizioso è normalmente pensato per avere il corretto spessore, forma, robustezza ecc. Delle tagliatelle corrispondenti al tipo corretto di zuppa base.

Noi prepariamo noodles più grossi e succosi, che non scuociono velocemente come quelli fini e non si aggrovigliano, chiamati Futomen (fat noodles).

iL MODO IN CUI SI MANGIA 

In generale, i giapponesi mangiano ramen succhiando sonoramente. Per noi occidentali, questo può essere visto come un atto rozzo condotto da un maleducato, ma in realtà, questa è la chiave del segreto dietro la sua bontà.

Ma questo fatto non riguarda solo il ramen. I giapponesi succhiano anche soba e udon. Del resto succhiare è un meccanismo naturale che celebra la bontà del cibo e che spontaneamente tutti abbiamo fatto da bambini.

Insomma, il Ramen prevede la cultura del succhiare, dello slurpare. Con il ramen puoi tornare bambino senza vergognartene.

L’UNICITà DEL RAMEN

Il brodo di Ramen, se fatto bene, ha una particolarità che lo rende unico.

E’ uno dei pochi ingredienti che consente di sentire l’Umami, il quinto sapore.

Cos’e’ l’umami?

L’Umami, che in giapponese significa “saporito”, è un tipo di sapore separato rispetto al dolce, al salato, all’aspro e all’amaro, che noi occidentali non conosciamo affatto.

Nel 1908, un professore dell'Università di Tokyo scoprì l'esistenza del sapore umami. Ma solo dal 2000, se ne attestò la veridicità, dopo che un professore americano annunciò la scoperta che l’uomo possiede sulla lingua i recettori necessari per sentire l'umami.

Da notare che l’umami è anche presente nel latte materno, per cui tutti gli uomini ne hanno già sentito il gusto ed in qualche modo tutti ne provano affetto.

Secondo il professor Ippeita Dan della Chuo University, specializzato in scienze cognitive alimentari, mentre si succhiano i noodles, l'umami del gluttammato si vaporizza e così facendo si stimolano di più i recettori della parte posteriore della gola, fino alla parte posteriore del naso. In questo modo il cervello viene molto più stimolato dai vari sapori nascosti nella zuppa.